L'oratorio di S. Michele, dal colore giallo ocra, si pone solitario e indipendente come ingresso artistico del borgo antico, sul fianco della strada. Minuscolo gioiello di gotico fiorito, sorprende per i suoi ricchi ed elaborati ornamenti, frutto del lavoro che ha caratterizzato il luogo: la maestria degli artigiani nella modellatura della pietra.

Il tempio - forse iniziato in epoca longobarda, ma gestito come succursale in pianura della parrocchiale, posta in alto sul colle – nella metà del Duecento venne riedificato e arredato per le necessità popolari dal Comune e dagli uomini di Costozza. All'inizio del Quattrocento la famiglia Fiocardi lo ristrutturò in modo importante, abbellendolo anche con alcuni affreschi.
Verso la fine di quel secolo fu acquistato da Giacomo Trento, che lo impreziosì con molti elementi ornamentali che ancor oggi si possono ammirare nel rilevamento esterno. Si notano così le ricche modanature presenti nel sottotetto, le sottolineature degli ingressi, gli intarsi degli archivolti e del rosone, il sapiente lavoro dei numerosi capitelli corinzi, l'inserimento di vari motivi ornamentali in bassorilievo, distribuiti in modo accorto nei punti di maggior osservazione, e la leggiadra distribuzione dei blasoni, che non appesantiscono l'insieme.
Il lavoro degli scalpellini si presenta abile e preciso, portando a compimento, sotto la guida di sapienti mastri, forse lombardi, un'esecuzione impeccabile non solo del singolo manufatto, ma anche della realizzazione composita di vari pezzi, che in questo modo acquisiscono una maggiore presenza.
Il complesso si presenta molto omogeneo, anche se la facciata può essere stata sapientemente aggiunta o modificata qualche decennio dopo il Cinquecento, ma ben si intona, grazie alle linee di congiunzione, che raccordano i due lati in modo uniforme.
Il tempietto è tra i pochi della provincia a mantenere ancora le caratteristiche dello stile gotico fiorito, così caro ai veneziani. A Vicenza se ne trovano molti esempi nell'edilizia privata, ma sono venute a mancare le chiese di quel periodo in seguito alla loro soppressione o al loro atter-ramento o agli importanti rimaneggiamenti avvenuti nel corso dei secoli. Oggi rimane, ma ampiamente modificata, la chiesa di S. Cristoforo, attualmente sede del liceo classico Pigafetta, dalle caratteristiche forme ben visibili nell'ampia facciata, le cui linee sottolineano un interessante collegamento con quelle di questo oratorio.